Il racconto dei terremoti nel Molise del 2002 in una story map

Un progetto realizzato dall'INGV per raccontare l’impatto di quegli eventi in una zona che, all’epoca, non era ancora stata classificata “sismica”. 

Vigili del Fuoco a lavoro davanti le macerie della scuola "Francesco Jovine" di San Giuliano di Puglia

Il 31 ottobre ricorre l’anniversario del terremoto che nel 2002 colpì San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso, un evento tristemente noto per la tragedia della scuola elementare "Francesco Jovine" dove persero la vita 27 bambini e un'insegnante.
I terremoti del 31 ottobre e del 1 novembre 2002 (entrambi di magnitudo 5.7) colpirono una parte del territorio italiano non ancora inserita nella classificazione sismica. L’elevata vulnerabilità degli edifici scatenò il dramma a San Giuliano di Puglia con il crollo della scuola: vennero vissute ore drammatiche nella speranza di salvare i bambini e le persone intrappolate sotto le macerie. Una diretta televisiva di oltre quaranta ore portò quelle immagini nelle case degli italiani. Questa vicenda fu determinante nello spingere il governo a varare velocemente la nuova classificazione sismica dell’intero territorio nazionale.
Sono proprio questi gli aspetti principali della story map “I terremoti in Molise del 2002” realizzata dall'INGV-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che, partendo dall’analisi della sequenza sismica e della storia sismica dei Comuni dell’area epicentrale, racconta l’impatto di questi terremoti in una zona che, all’epoca non era ancora stata classificata “sismica”. 

La story map è organizzata in 6 capitoli e contiene testi, immagini, fotografie, documenti, video e dati scientifici sui terremoti del 31 ottobre e del 1 novembre 2002 (alcune immagini e video sono tratti dalla diretta di TeleMolise):

  1. La sequenza sismica
     
  2. Gli effetti del terremoto
     
  3. Un terremoto inaspettato?
     
  4. La classificazione sismica prima e dopo
     
  5. Quaranta ore di diretta
     
  6. Le storie di San Giuliano

Nei primi due capitoli sono descritte le caratteristiche della sequenza sismica e gli effetti del terremoto anche attraverso gli studi macrosismici condotti dal Gruppo Operativo QUEST dell’INGV.
Nel terzo capitolo viene affrontato il tema della storia sismica delle aree colpite dalla sequenza, solo lambite dai forti terremoti appenninici del passato. Per questo i terremoti del 2002 furono definiti “inaspettati” e i comuni colpiti non erano ancora inseriti nella classificazione sismica vigente nel 2002.
Proprio di classificazione sismica prima e dopo il 2002 si parla nel quarto capitolo, con un approfondimento sull’evoluzione delle norme dal 1984 fino all’ordinanza PCM n.3274/2003 che eliminò per sempre la dicitura “non classificato”, definendo quindi tutti i Comuni italiani come sismici e classificandoli in quattro zone di pericolosità da alta (Zona 1) a bassa (Zona 4).
Il quinto capitolo è interamente dedicato alla ricostruzione delle ore successive alle 11:33 del 31 ottobre quando nella scuola "Francesco Jovine" di San Giuliano di Puglia l’allegria per i preparativi per la notte di Halloween fu improvvisamente interrotta dal terremoto. Dagli studi di Campobasso di TeleMolise iniziò una diretta di oltre 40 ore consecutive che seguì l’evolversi delle operazioni di recupero.
La story map si conclude con alcune riflessioni su San Giuliano di Puglia oggi: l’inaugurazione della nuova scuola nel 2008. costruita esattamente dove si trovava quella crollata; l’apertura nel 2016 del Museo Multimediale Memoria del Terremoto METE – Ricordare – Prevenire – Ricostruire; il racconto delle storie di chi è sopravvissuto e che ha trasformato il proprio dolore in impegno sociale, scientifico o sportivo.
La story map è disponibile nella sezione dedicata del blog INGVterremoti