Cosa sapere - Alluvione

Cosa sapere?

L’alluvione è l’allagamento di un’area dove normalmente non c’è acqua. Ha origine prevalentemente da piogge abbondanti e prolungate che possono ingrossare i fiumi fino a farli esondare, cioè straripare o rompere gli argini, allagando il territorio circostante.
Non tutti i corsi d’acqua però si presentano e si comportano allo stesso modo. Le fiumare, ad esempio, diventano veri e propri fiumi solo quando piove molto. I torrenti tombati, invece, non si vedono perché sono coperti artificialmente per lunghi tratti. Per questi, come per le reti fognarie, l’incapacità di contenere l’acqua piovana in eccesso può determinare allagamenti.

Il Comune indica nel proprio Piano di protezione civile sia le aree alluvionabili a causa di piccoli fiumi, torrenti tombati, fiumare e reti fognarie, sia le aree che possono essere interessate dall’esondazione di fiumi di grandi dimensioni, individuate nel Pgra - Piano di gestione del rischio di alluvioni realizzato dalle Autorità distrettuali o da Regioni e Province Autonome.
Nel Piano di protezione civile sono incluse anche le situazioni potenzialmente critiche in corrispondenza di argini, ponti, sottopassi e restringimenti del corso d’acqua.

Più grande è il corso d’acqua, più aumenta la capacità di previsione. L’innalzamento del livello delle acque in un fiume di grandi dimensioni avviene lentamente.
Ciò consente un monitoraggio costante e soprattutto azioni di prevenzione. Al contrario, il livello delle acque in piccoli fiumi o torrenti può crescere molto rapidamente, riducendo così i tempi di intervento. In questi casi – come per le fiumare, i torrenti tombati e le reti fognarie – non sempre siamo in grado di prevedere eventuali allagamenti, tanto meno quando e dove si verificheranno.
Le previsioni meteo indicano, infatti, solo la probabilità di precipitazioni in un’area vasta, non la certezza che si verifichino in un punto o in un altro.

Oltre alla manutenzione di corsi d’acqua e reti fognarie, è possibile: realizzare opere strutturali (per esempio, costruire argini), limitare l’espansione urbanistica nelle aree alluvionabili, utilizzare sistemi di allertamento, curare la pianificazione di protezione civile, promuovere le esercitazioni e, infine, sensibilizzare la popolazione.

Il Sistema di allertamento nazionale è gestito dalle Regioni e dalle Province Autonome con il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile.
Cardine del Sistema è la Rete dei Centri Funzionali, che elabora le previsioni dei fenomeni meteorologici e dei loro effetti al suolo.
Sulla base di queste informazioni, ciascuna Regione e Provincia Autonoma valuta le situazioni di pericolo e trasmette le allerte in codice colore (verde, giallo, arancione e rosso) ai sistemi locali di protezione civile.
I Sindaci attivano i propri Piani di protezione civile, informano i cittadini sulle situazioni di rischio e decidono le azioni da intraprendere per tutelare la popolazione.

Sapere se la zona in cui vivi, lavori o soggiorni è a rischio alluvione ti aiuta a prevenire e affrontare meglio le situazioni di emergenza. Ricorda:

  • è importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del tuo territorio;
  • se ci sono state alluvioni in passato è probabile che ci saranno anche in futuro;
  • in alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni e potresti non essere allertato in tempo;
  • è importante conoscere il significato dei codici colore del sistema di allertamento (verde, giallo, arancione e rosso);
  • durante un’alluvione, l’acqua può salire improvvisamente, anche di uno o due metri in pochi minuti;
  • alcuni luoghi si allagano prima di altri. In casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra; all’aperto, sono più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante;
  • la forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture (ponti, terrapieni, argini) e quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente.