Cosa sapere - Terremoto
Negli ultimi mille anni, circa 3mila terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Tra questi, quasi 300 hanno avuto effetti distruttivi, uno ogni dieci anni effetti catastrofici.
In tutto il territorio nazionale possono avvenire terremoti, ma i più forti si concentrano in alcune aree: nell’Italia nord-orientale (Friuli-Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria occidentale, nell’Appennino settentrionale (dalla Garfagnana al Riminese), e lungo tutto l’Appennino centrale e meridionale, in Calabria e in Sicilia orientale.
Un terremoto provoca oscillazioni che scuotono in vario modo gli edifici. Quelli più antichi o progettati senza criteri antisismici possono non sopportare tali oscillazioni, rappresentando un pericolo per le persone.
Dipende soprattutto dalla forza del terremoto e dalla vulnerabilità degli edifici. Già in passato i terremoti hanno provocato danni a cose e persone.
È possibile quindi che il prossimo forte terremoto faccia danni: per questo è importante informarsi, fare prevenzione ed essere preparati a un’eventuale scossa.
Sui terremoti sappiamo molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e dove si verificheranno.
Sappiamo, però, quali sono le zone più pericolose e cosa possiamo aspettarci da una scossa: essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto.
No. L’area attorno all’epicentro è quella in cui generalmente si registrano effetti di intensità maggiore. Ma a parità di distanza dall’epicentro, l’intensità dello scuotimento dipende dalle condizioni del territorio, come il tipo di terreno e la forma del paesaggio.
Lo scuotimento è maggiore sui terreni soffici, minore sui terreni rigidi come la roccia. Anche la posizione ha effetti sull’intensità dello scuotimento, che è maggiore sulla cima dei rilievi e lungo i bordi delle scarpate.
Migliora la conoscenza del fenomeno e dei suoi effetti attraverso studi specifici, monitora il territorio, promuove e attua politiche di riduzione della vulnerabilità del patrimonio edilizio pubblico e privato, aggiorna la classificazione sismica e la normativa – indicando i criteri per la costruzione nelle zone a rischio e per una corretta pianificazione del territorio – e realizza programmi di formazione, esercitazioni e attività di sensibilizzazione della popolazione.
Sono previste inoltre specifiche agevolazioni per interventi strutturali antisismici sugli edifici privati. Per maggiori informazioni consulta il sito dell'Agenzia delle Entrate.
In quale zona vivi
L’Italia è un Paese interamente sismico, ma a diversa pericolosità e, per questo, classificato in zone. Chi costruisce o modifica la struttura della casa è tenuto a rispettare le norme sismiche per proteggere la vita di chi ci abita.
Per conoscere in quale zona sismica è classificato il territorio in cui vivi, visita il sito web del Dipartimento della Protezione Civile e rivolgiti agli uffici competenti del tuo Comune o della tua Regione.
La sicurezza della tua casa
È importante sapere quando e come è stata costruita la tua casa, su quale tipo di terreno, con quali materiali. E soprattutto se è stata successivamente modificata rispettando le norme sismiche.
Se hai qualche dubbio, o per saperne di più, rivolgiti a un tecnico esperto.