A Catania un convegno per ricordare il terremoto di Val di Noto
Svolte in tutte le province siciliane anche prove di evacuazione scolastiche che hanno coinvolto oltre ventimila persone

La sera dell’11 gennaio 1693 un terremoto di Mw 7.4 colpisce la Sicilia orientale, e in particolare il Val di Noto, causando migliaia di vittime e feriti oltre a gravi sconvolgimenti del suolo in diverse località delle province di Catania, Siracusa e Ragusa. Si tratta dell’evento più forte della storia sismica italiana.
In occasione del 330º anniversario del terremoto, è stato organizzato a Catania il convegno “1693-2023: 330 anni dal terremoto della Sicilia Orientale. Azioni e proposte per la sicurezza sismica”. Tra i partecipanti, rappresentanti del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, tecnici ed esperti del mondo scientifico che si sono confrontati sui temi della prevenzione, della sicurezza sismica, della tutela del patrimonio edilizio e l’impiego di nuove tecnologie di costruzione per la valutazione del rischio sismico.
Durante la giornata, in alcune scuole di ogni provincia siciliana, si è svolta anche una prova di evacuazione cui hanno preso parte oltre ventimila persone tra insegnanti, alunni e personale amministrativo scolastico. La buona riuscita delle esercitazioni è stata possibile grazie al supporto delle organizzazioni di volontariato di protezione civile che hanno partecipato anche con unità cinofile, mezzi di soccorso antincendio e sanitario. Le due iniziative sono solo le prime di una serie di appuntamenti regionali previsti nel corso del 2023. La Regione Siciliana, attraverso il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, intende infatti stimolare il ruolo attivo dei Comuni, sia nelle attività di informazione alla popolazione sia in quelle di verifica dei Piani di protezione civile e delle relative procedure, anche attraverso prove di evacuazione di edifici pubblici, scuole e strutture sanitarie.
Anche i cittadini nei prossimi mesi saranno chiamati a partecipare attivamente alle iniziative messe in campo dalla Regione per diffondere la cultura della prevenzione e favorire la mitigazione del rischio sismico.
La consapevolezza dei rischi che insistono sul territorio e la conoscenza delle norme di comportamento da adottare sin da subito, per mettere in sicurezza le proprie abitazioni, durante e dopo un evento consentono di creare comunità preparate a reagire in caso di emergenza.
Fonte foto: Ingv